Domande frequenti

tutti gli impianti termici individuali o condominiali adibiti a riscaldamento ambienti. Non sono considerati impianti le stufe, i caminetti, i radiatori individuali e scaldacqua unifamiliari.

Il responsabile dell’impianto è l’occupante dell’unità immobiliare a qualsiasi titolo. Può essere il proprietario se è lo stesso ad occupare l’unità, altrimenti è l’inquilino che subentra alla figura del proprietario per tutta la durata dell’occupazione. (c. 2 art 11 DPR 412/93)
E’ l’amministratore del condominio in caso di edifici dotati di impianto centralizzato.(c.1 – lett. J – art. 1 DPR 412/93)
E’ un terzo responsabile, ovvero un delegato, a cui spetta la responsabilità dell’esercizio e della manutenzione e dell’adozione delle misure necessarie al contenimento dei consumi energetici, fermo restando che per gli impianti termici individuali, l’occupante a qualsiasi titolo, proprietario o inquilino, mantiene in maniera esclusiva la responsabilità prevista per legge (art. 6 DPR 551/99)

terzo responsabile è un’impresa (in qualità di persona giuridica) o il tecnico qualificato manutentore (persona fisica) in possesso di idonei requisiti per l’esercizio della funzione.(art. 2 L. 46/90 art. 7 DPR 551/99)

Il responsabile risponde, per legge, della gestione dell’impianto per quanto riguarda l’esercizio e la manutenzione dello stesso e della sua sicurezza
Deve far eseguire la manutenzione e la prova di rendimento di combustione nei tempi e modi stabiliti dalle vigenti normative di seguito riportate
Deve rispettare il periodo di accensione annuale e l’orario Giornaliero di esercizio, oltrechè mantenere il limite di Temperatura ambiente

Consiste nella misurazione strumentale dei parametri fondamentali per il funzionamento dell’impianto termico secondo le Norme UNÌ 10389. I risultati devono essere riportati sul Libretto di Impianto o di Centrale, nonché ,per impianti con pot termica minore a 35 kW , sul Rapporto di Controllo Tecnico -Allegato H- debitamente timbrati e firmati dalla Ditta abilitata ad eseguire le suddette operazioni.

La manutenzione deve essere eseguita annualmente
La prova di combustione deve essere eseguita:

– biennale per impianti di potenzialità minore a 35 kW;
– ogni anno per impianti con potenzialità compresa tra i 35 kW e 350 kW;
– o per impianti di potenzialità superiore a 350 kW oltre alla prova annuale ne dovrà seguire un’altra a metà del periodo di riscaldamento per controllo del rendimento

Ogni impianto deve avere il proprio Libretto.
Il Libretto di Impianto (per caldaie con potenza inferiore a 35 kW, cosiddette unifamiliari ) o Libretto di Centrale ( per tutti gli altri impianti di pot. superiore a 35 kW ) è la “carta di identità” dell’impianto su cui vengono riportati tutti i dati tecnici riferiti. La compilazione iniziale , prima installazione o sostituzione della caldaia, deve essere effettuata dalla Ditta installatrice; la compilazione per le prove di controllo periodiche successive deve essere effettuata dal responsabile dell’impianto.

Deve far eseguire la manutenzione e la prova combustione al proprio impianto da Ditta abilitata nei modi e nei tempi sopra indicati
Deve far compilare dal tecnico manutentore il Rapporto di Controllo Tecnico – Allegato H – (per impianti con pot. inferiore a 35 kW) in cui dovranno essere riportati i risultati delle operazioni eseguite; tale scheda deve essere regolarmente timbrata e firmata dal tecnico e controfirmata dal responsabile dell’impianto per connessa assunzione di responsabilità. Analogamente per impianti superiori a 35 kW deve far compilare al tecnico manutentore il Libretto di Centrale -Allegato F- timbrato, firmato e controfirmato.

In caso di mancato rispetto della norme di manutenzione e di esercizio previste ai sensi dell’art. 34 , comma 5 della Legge 09.01.91 no 10, il responsabile dell’esercizio e della manutenzione dell’impianto termico è soggetto a sanzioni pecuniarie.